Recensione: Le diecimila porte di January di Alix E. Harrow
Un'antica dimora, piena di oggetti preziosi e sorprendenti. Il più curioso è forse January Scaller, la pupilla del facoltoso Mr. Locke. Almeno così si sente lei: al pari dei vari manufatti che decorano la magione è ben custodita, ampiamente ignorata, e soprattutto fuori posto. Ma un giorno January trova uno strano libro, che porta l’aroma di terre lontane e narra una storia di porte segrete, amore, avventura e pericolo. Pagina dopo pagina, January svela una vicenda che appare indissolubilmente legata a lei.
Non saprei dire con esattezza cosa mi ha spinto a leggere Le Diecimila porte di January. L'edizione è davvero qualcosa di spettacolare ma la storia aveva tutte le premesse per esserlo ancora di più. È un inno all'importanza dell'immaginazione e della creatività nel mondo. All'importanza del cambiamento e alla forza delle parole che possono cambiare i destini di chi le pronuncia.
Tuttavia, nonostante le premesse e l'importanza dei temi trattati non sono riuscita ad apprezzare appieno la storia. Non mi ha catturato ad essere onesti e mi ha lasciato con un pizzico di amaro in bocca.
Accompagniamo January nel suo percorso di crescita, la vediamo dapprima come bambina spensierata poi come giovane ragazza che si è fatta quasi piegare dalla forza trainante dei primi del novecento, la razionalità. In un mondo preda delle frenesia e dall'avanzamento tecnologico sembra non esserci spazio per una giovane che ama perdersi nelle storie e nei giornaletti di avventura tanto di moda all'epoca. La scintilla che anima la natura indomita di January è sul punto di soccombere alla forza di volontà del signor Locke, il sui benefattore, che si prende cura di lei da anni ormai mentre il padre va in giro per il mondo a caccia di tesori.
January è una ragazza crescita nella solitudine di una grande villa e anche con una certa dose di severità che ho trovato davvero ingiusta. Sola, diversa rispetto a quello che il mondo definisce accettabile e praticamente abbandonata dal padre, non si può che prendere le difese di January e tifare per la sua sete di avventura. Però... però sembra come se Harrow pur con tutto il tempo che un libro di 396 pagine possa dare non sia riuscita a sviluppare al meglio January.
Le diecimila porte di January è un libro dentro il libro e ho apprezzato di gran lunga la storia che leggiamo insieme a January che il percorso evolutivo di January stessa. Purtroppo temo che il motivo sia proprio che è la secondo storia a prendere il sopravvento sul resto lasciano poco spazio alla crescita della protagonista.
Non sto bocciando il libro, sia chiaro. La prosa è molto bella, quasi poetica ed è ricca di metafore e di rimandi ad altri elementi letterari. Senza contare che si tratta di un fantasy storico che sembra ben incastrasi tra le pieghe degli avvenimenti dell'epoca. La lettura è decisamente godibile, nonostante diversi elementi prevedibili che la compongono.
Confesso che mi sia pure scappata qualche lacrima negli ultimi capitoli, che mi hanno fatto davvero emozionare!
La mia opinione: 3 stelle
★★★
Nym
Ciao Nym! Sono proprio impaziente di leggerlo 😍
RispondiEliminaTienimi informata nel corso della tua lettura! Sono molto interessata al tuo parere!
EliminaCome ti avevo detto su instagram, concordo con il tuo parere. L'ho trovato molto sopravvalutato.
RispondiEliminaJanuary andava più sviluppata io non ho notato un grande cambiamento nella lei dei vari anni.
Speriamo in letture più entusiasmanti!
Speriamo davvero! Non dico sia stata una delusione perché non partivo da grandi aspettative però sinceramente non penso leggerò altro della stessa autrice.
EliminaCiao Nym! A me è piaciuto molto come libro! *-*
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