Review time: Alla Ricerca dell'Ultima Verità di Karen Marie Moning
Se non avete già letto i primi tre libri della serie vi consiglio di fermarvi qui.
Vi avverto fin da ora, se cercate una recensione, siete nel posto sbagliato. Quello che seguirà sarà un fangirling continuo e poco razionale sui personaggi creati dalla Moning e su un finale da lasciare a bocca aperta e scioccati per giorni.
Sanità mentale? L'ho persa nel momento in cui ho letto l'ultima pagina di "Alla Ricerca dell'Ultima Verità" quarto libro della serie.
Credevo di essermi già imbattuta nella mia vita da lettrice in colpi di scena scioccanti ed uno di questi colpi di scena è stata proprio il finale del terzo libro della serie Fever.
Quanto mi sono sbagliata.
Se c'è una lezione che la Moning mi ha insegnato dai suoi libri è quella di aspettarmi l'imprevedibile. Con questo finale la Moning ha battuto se stessa. Non credo sarò più la stessa e la mia disperazione ha raggiunto livelli mai visti.
Avevamo lasciato la nostra Mac in una situazione davvero pericolosa, in mano ai letali Principi Unseelie e al Signor Domine. Ridotta in stato di Pri-ya, il fututo di Mac non si prospetta dei più rosei. Nessuna fin d'ora era riuscita a invertire questa condizione di schiava della lussuria, per dirla con un eufemismo.
Nessuna probabilmente aveva un Jericho Barrons dalla sua parte.
E' vero che gli eventi temprano le persone, Mac ne è un esempio lampante. Dimenticatevi la Ragazza Arcobaleno del primo libro, la ragazza che amava vestirsi di rosa non esiste più, o se esiste è ben nascosta in un angolino della mente di una Mac 4.0 che ama vestirsi di pelle, adora il peso delle armi automatiche ed è più inca***ta che mai.
Se vi aspettate delle risposte in questo libro, mi dispiace ma ne rimarrete deluse. Le più grandi domande, quelle che ci frullano per testa fin da DarkFever, chi/cos'è Jericho Barrons?, cosa contengono le pagine del del Libro a cui tutti danno la caccia?, chi ha ucciso Alina?, rimarranno ancora senza risposta e anzi verranno affiancate da nuove.
Lasciatevi trascinere alla supervelocià di Dani tra le pagine di DreamFever, sorvolate in groppa ad un Cacciatore i cieli di Dublino in cerca del Libro che tutti bramano, lasciatevi sedurre ancora una volta da Jericho Barrons, misterioso mercenario dal passato oscuro e possessore di una libriria, Barrons: Libri e Gingilli, sogno di ogni lettrice.
Non ve ne pentirete. Io di sicuro non l'ho fatto
Karen Marie Moning con il quarto libro continua a dimostrarsi un'autrice di quelle toste e in grado di uscire dagli schemi. E lo conforma anche con Shadowfever, quinto e ultimo libro della serie, di cui presto posterò la recensione. :)
*ripensa al finale del libro*
*avvicina le gambe al petto e si dondola avanti e indietro*
Voglio Jericho Barrons e lo voglio ora!!!! :'( :'( :'(
RispondiElimina*_______________________________________________________*
P.S. l'edizione in lingua originale è migliore, quella italiana è tanto più piatta :'( Però Barrons è sempre Barrons!!! *_* *_* *_* *_* *_* *_* *_*
Barrons e la sua libreria... come non innamorarsene subito? *^*
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